Vito
eri ho finito il farmaco che mi fanno prendere per curare la mia stupidità precoce.
Così stamattina mi sono detto, “piglio la cana e vado in farmacia da Vito”.
Ho tirato fuori dal cestino della carta la confezione vuota e l’ho fissata, così da stamparmi in mente il nome del farmaco. L’ho ricestinata, ho fatto due passi e già non me lo ricordavo più.
Sono tornato indietro e ho rifissato a lungo la scatola per scolpirla per bene nel mio encefalo.
Ho notato che la cana mi stava guardando esasperata, per cui ho borbottato “Va beeeene. Ho capito” e ho fotografato col cellulare la confezione.
Arrivato da Vito, non ricordavo in quale tasca avevo il telefono, così sono andato a memoria.
Me la sono cavata bene. Forse.
Secondo me, i farmacisti più bravi, come Vito, vengono addestrati per mesi affinché imparino a leggere sullo sguardo smarrito dei clienti il nome…
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